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Federico Calzolari
colui che ha bucato google
Fisico italiano, lavora come ricercatore presso la Scuola Normale di Pisa. Famoso per essere riuscito a "bucare" lo Zeitgeist di Google e risultare in testa alle statistiche di Novembre 2007 |
:: Intervista a cura di
Francesco Scarpino inserita il 20/12/2007 ::
Pochi giorni fa oltre ad essere primo in classifica su Google Zeitgeist Italia, eri anche sulle prime pagine dei quotidiani italiani per aver scoperto un algoritmo che regola le classifiche di Google. Terra terra che cosa hai fatto?
Sono riuscito, con un sistema fondamentalmente semplice, a risultare in testa allo Zeitgeist di Novembre 2007, la classifica delle parole piu' ricercate su Google Italia. Scalzando "Babbo Natale" dalla testa della classifica. Il tutto senza dover digitare milioni di volte il mio nome sulle pagine di Google.
Direi che la migliore definizione di cio' che ho fatto sia stata data da Vittorio Zambardino, giornalista di Repubblica.it che ha definito il mio esperimento uno sparo nel buio. Ben centrato, aggiungo io, ma per puro caso: non era infatti possibile prendere la mira, ma solo supporre dove poter sparare. Gli algoritmi di Google sono assolutamente blindati, ovvero non di pubblico dominio. Puoi solo ipotizzare, tentare, e verificare a posteriori se la tua idea aveva un benche' minimo fondamento.
Riguardo all'irripetibilita' dell'esperimento, e' come immaginare di scoprire la combinazione di una cassaforte. Una volta che il legittimo proprietario la trova svaligiata, gli basta cambiare combinazione. E cosi' fa Google coi suoi algoritmi.
Una mossa da pirata informatico o era tutto regolare?
Nessuna irregolarita', se non una manciata di richieste automatiche ai server di Google.
Sei ricercatore alla Scuola Normale di Pisa. Di cosa ti occupi?
In realta' ho un assegno di ricerca presso la Scuola Normale di Pisa. Un contratto di ricerca precario, a cui si accede con concorso ma limitato nel tempo.
Mi occupo di GRID computing, ovvero architetture per calcolo distribuito, un progetto del Centro Europeo per la Ricerca Nucleare CERN di Ginevra, mirato alla realizzazione di una rete di computer distribuiti in tutto il mondo e interoperanti tra loro.
Pare che Google ti abbia fatto una proposta di lavoro. E' vero? Lascerai la Scuola Normale di Pisa?
Ho gia' da due anni una proposta da parte di Google USA per il mio lavoro, il GRID computing.
Riguardo alla Scuola Normale di Pisa posso solo dire che mi ha offerto la possibilita' di fare il lavoro che amo, in un ambiente altamente stimolante. La mia scelta, potendo scegliere, e' quella di restare.
Sei orgoglioso di quello che sei riuscito a fare?
Mentirei se dicessi di no, anche se la rilevanza scientifica dell'evento e' decisamente bassa, almeno dal mio punto di vista. Del tutto inaspettato invece l'impatto mediatico della cosa. Dopotutto con un sistema del genere e' tecnicamente possibile pilotare l'informazione. E' per questo, per evitare qualunque possibile fraintendimento, che la parola usata per il test e' stata il mio nome; qualunuqe altra parola avessi usato avrebbe potuto essere associata a un qualche marchio o prodotto.
Quanto ti si è cambiata la vita dopo questa scoperta?
Non riesco a dirlo ancora. Di sicuro i primi tre giorni dopo la pubblicazione dell'exploit da parte di Repubblica.it sono stati roventi dal punto di vista di telefonate, mail e interviste. Sono comunque riuscito a rispondere alle oltre 500 mail arrivate da ogni parte del mondo.
E se mi e' concesso un commento finale... A riguardo di questa classifica, lo Zeitgeist appunto, tutti dicono che e' inutile, che e' manipolabile, che non rispecchia la realta', pero' pare che nessuno alla fine ne possa farne a meno... come l'oroscopo (ride)
Intervista di Francesco Scarpino
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